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L'intero Universo, dal nostro DNA alle galassie, è vivo, pulsa e si espande seguendo una proporzione matematica precisa dettata da un numero speciale. Questo numero dalle particolari caratteristiche viene chiamato Numero Aureo.

Il Numero Aureo è identificato dal simbolo    ed ha un valore numerico pari a1,6180339887...

 

Tale entità numerica sembra animare ogni ambito della Natura, manifestando la propria presenza tra le esili foglie di un rampicante, nelle spirali di microscopici protozoi o in quelle più evidenti di Molluschi Cefalopodi (Nautilus Ammoniti, Argonauta…), compare nelle geometrie pentagonali di stelle e ricci di mare.

  

Fu proprio Leonardo Pisano, detto il Fibonacci (Pisa, settembre 1170 – Pisa, 1240 circa), ad aver studiato le proprietà di tale numero. Fibonacci prose una serie di valori numerici che rispondevano ad una curiosa legge matematica. Partendo dall’(1) si somma lo (0) e si ottiene un altro (1), sommando 1 ad (1) si ottiene un secondo valore (2), quindi si sommano i due numeri così ottenuti, individuandone un terzo e così via: (1+0=1), (1+1=2), (2+1=3), (2+3=5), (3+5=8)……. Si otterrà una serie nota come Serie di Fibonacci:  1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377, 610, 987, 1597, 2584, 4181, 6765, 10946, 17711, 28657, 46368, 75025, 121393...

 

Dividendo due numeri vicini di tale serie si otterrà un valore sempre più vicino a ovvero a 1,6180339887...

 

Quello che desta maggior stupore è che tali numeri, detti di Fibonacci, siano spesso presenti in Natura, negli ambiti più strani.

 

Anche il numero dei petali di molti fiori, girasoli, margherite, ecc., appartenenti alla famiglia delle Astaracee, è di solito un numero di Fibonacci: 5, 13, 55 o 377 come nel caso della diaccola.

 

Le scaglie dell’ananas, rappresentano una eccellente dimostrazione di un ordinamento coerente con i canoni aurei: Ognuna delle squame esagonali che rivestono questo frutto appartiene a tre diverse spirali. Ogni spirale è replicata in file parallele che numericamente coincidono con numeri di Fibonacci: 8, 13 e 21. Le prime otto salgono con gradualità da sinistra verso destra, tredici salgono più rapidamente da destra verso sinistra e ventuno sono quasi linee verticali.

 

Esaminando l’interno di un fiore di girasole il nostro occhio sarà rapito dai giuochi di linee spiraliformi che ci daranno l’illusione di unire tutti i componenti dell’inflorescenza. Vedremo due serie di spirali che si avvitano le une in senso orario e le altre in senso antiorario, i numeri di queste spirali sono generalmente due numeri consecutivi dell’aurea serie. Nei casi più comuni si potranno osservare 34 spirali avvolte in un senso e 55 nell’altro, in casi più rari si sono osservati i seguenti valori; 89/55, 144/89 e 233/144.

 

Numerose osservazioni hanno confermato la costante presenza di numeri aurei all’interno di strutture viventi; una delle considerazioni più significative venne avanzata dai fratelli Bravais nel 1837, quando affermarono che le foglie si dispongono lungo una circonferenza, formando un angolo sempre costante. Quest’angolo, detto angolo di divergenza è di solito prossimo a 137,5°.

 

Studiando la sezione aurea, si scopre che non si finisce mai di scoprire. Non solo le proprietà di questa proporzione sembrano essere illimitate (proprio come il numero Phi che la rappresenta), ma essa riconduce a una grande quantità di altri concetti trascendentali.
Ad esempio il concetto di "universo olografico", coniato per la prima volta dal fisico David Bohm. Egli riuscì a teorizzare, con gli strumenti della scienza occidentale, che l'Universo non sia altro che un infinito ologramma, dove ciascuna parte contiene l'informazione del tutto (se tagliate una pellicola olografica in piccoli frammenti, e poi proiettate l'immagine proveniente da ciascun frammento, scoprirete che ogni frammento proietta ancora l'immagine che veniva proiettata dall'intera pellicola, solo più sbiadita).

La sezione aurea, essendo una proporzione continua, che può svilupparsi geometricamente all'infinito, ripetendo sempre la stessa struttura, è la base del concetto di universo olografico.

Allo stesso modo, e per le stesse ragioni, essa è anche la base di tutta la geometria frattale. I frattali sono figure geometriche di infinita complessità, generate però da formule matematiche estremamente semplici. Nei frattali la stessa struttura si ripete continuamente in scala sempre più piccola, all'infinito, identica o con leggere variazioni.
 

 

 

RETTANGOLO AUREO

 

Creando progressivi quadrati con lato uguale ai numeri della serie di Fibonacci, si ottengono "rettangoli aurei" (il cui lato maggiore è diviso secondo la proporzione aurea. Se intersechiamo con una curva gli angoli opposti di ciascun quadrato, otteniamo la famosa spirale aurea, che si ritrova in natura in infinite varianti, dal moto delle particelle atomiche a quello delle galassie.

Inoltre essa descrive perfettamente la curva di crescita di tanti sistemi naturali.

SPIRALE AUREA 

 

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