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MANTRA e SPIRALE AUREA 

 

Il suono creato rispettando la sequenza numerica aurea, nutre, porta Armonia e benessere.

 

La principale struttura predisposta alla ricezione del suono è l’orecchio.

La strutturazione a nautilus della coclea dell'orecchio umano (guarda caso !!!), situata alla fine dell'orecchio interno segue le leggi della sezione aurea; come affermano Emiliano Albani e Diego Pierpaoli in " MUSICA AD FIGURAS" si può ben dire che : "l'orecchio è stato creato dal suono, come l'occhio dalla luce"

 

Come già detto, noi siamo costantemente immersi dentro le frequenze che emana la Natura e il nostro stesso corpo: il cuore umano, la frequenza di replicazione del DNA, la sincronizzazione bi-emisferica del cervello, così come la risonanza della Terra che è di 8Hz e multipli.

L’utilizzo della nostra voce favorisce dunque la realizzazione di frequenze in sintonia con la Natura. Questo processo viene amplificato notevolmente quando ci sintonizziamo col nostro Cuore e utilizziamo delle formule sonore sacre: i Mantra.

 

Cosa sono i Mantra?

Si tratta di suoni onomatopeici, vibrazioni che portano la coscienza oltre il corpo e la mente.

I Mantra appartengono alla tradizione indiana e si compongono di parole o frasi che vengono ripetute per un certo numero di volte, incrementando così una certa frequenza ed energia. Il numero sacro per eccellenza è 108, .
I Mantra sono numerosi e si usano per scopi diversi : per la compassione, il perdono, l’amore, la conoscenza, la guarigione...
Si possono recitare ad alta voce o mentalmente, in silenzio.
I mantra indiani molto antichi trovano origine nei testi sacri dei Veda dove viene data enorme importanza alla ripetizione dei nomi del Divino per la liberazione della propria Anima.

 

La parola sanscrita Mantra, che originariamente indicava un inno vedico, dal punto di vista etimologico, risulta dalla fusione del suffisso tra, abitualmente tradotto come “strumento”, e dalla radice verbale man che può riferirsi all’atto del pensare. Letteralmente si potrebbe dunque interpretare : "strumento per pensare" o, come a molti piace intendere, strumento per la mente.

 

Sicuramente il mantenere la mente impegnata su contenuti “sani”, induce il fiorire di una diversa natura e vibrazione.

Si afferma nella moderna psicologia che persino una bugia ripetuta più di sessanta volte diviene per chi la sostiene una verità. Per la stessa ragione esprimere con la propria mente miglia di volte un "proposito", se così si può dire, può portare verso una concreta realizzazione.

Non bisogna tuttavia dimenticare che, sempre secondo la cultura indiana, l’obbiettivo più elevato di tali formule è quello di realizzare un collegamento diretto con il Divino.

 

Esistono Mantra per così dire generici (Maha Mantra), adatti a tutti, e Mantra personali, in relazione ad esempio con la propria Ishta Deva (la divinità con la quale un discepolo è stato iniziato), la cui continua ripetizione (Japa), secondo la tradizione, chiarisce e purifica il pensiero.

Nei Purana (letteratura antica che custodisce leggende popolari) si considera il Japa come una via facile per giungere alla Brahmavidya o conoscenza del Brahman (L’Assoluto o "Fondamento Eterno di ogni Essere").

 

Il Mantra è uno strumento al quale si può ricorrere per stabilizzare la mente su un’idea e direzionarla verso un obbiettivo. Attraverso l’utilizzo del Mantra portiamo in noi una forte vibrazione.

Tale vibrazione rispetta il suono onomatopeico originale del concetto racchiuso nel Mantra stesso, senza possibile interpretazione mentale, andando così a trasformare le nostre frequenze interne in modo totale e profondo.

 

Secondo la scienza del Mantra vi sono quattro tipi di onde sonore: onde statiche, onde riverberanti, onde oscillanti ed onde trascendentali.

Il mantra “Om” produce tutte queste quattro onde: Om è la combinazione di tre suoni “A” “U” “M”.

 “A” crea le onde statiche  - “U” le onde riverberanti  - “M” le onde oscillanti.

La quarta onda, essendo trascendentale e oltre i sensi dell’udito e della parola, viene creata meditando su “Om” nel centro del cuore. Quando trascendete il mondo sensoriale esteriore, divenite consapevoli di onde aventi altra frequenza che non hanno alcuna interruzione. Le onde ordinarie hanno un’interruzione. Quando praticate il mantra “Om”, esso inizia e poi termina.
La fine e l’inizio sono i punti di arresto delle onde sonore. Ma quando trascendete la mente, allora arrivate ad un’altra frequenza sonora che non ha interruzione.

Le prime tre onde sonore appartengono alle tre dimensioni della coscienza umana e sono interconnesse.

“A” rappresenta lo stato di veglia o scienza sensoriale, “U” rappresenta il sonno subconscio e “M” rappresenta il sonno profondo o l’inconscio.


La quarta onda rappresenta la dimensione illimitata della conoscenza che è oltre la mente e i sensi. Quindi possiamo dire che “Om” ha quattro basi: il mondo sensoriale, il mondo mentale, il mondo materiale e lo stato ultimo.

Secondo i “Veda”, Om è il primo e l’ultimo mantra. Esso non ha nome e forma ed è considerato la forza creatrice della mente universale.

 

I saggi che scrissero i Veda (i più antichi libri sapienziali), dopo aver esaminato la respirazione e il linguaggio, scoprirono che ogni suono, ogni vibrazione  ha un suo specifico effetto sensoriale che, oltre all’udito, coinvolge tutto il corpo.

 

Il sanscrito è una di quelle lingue come l’aramaico dove le parole sono formate da vibrazioni specifiche; dove il suono e la forma sono la stessa cosa, il suono e la sensazione sono la stessa cosa, il ripetere un suono permette il manifestarsi di quella forma.

Ad esempio  la vibrazione della parola pace è il suono Sh.

Pace in sanscrito si dice  infatti Shanti (si pronuncia scianti).

Pronunciando queste due parole, pace e shanti, avremo lo stesso effetto culturale ma un diverso effetto sensoriale e vibratorio.

Viene spontaneo  per dire a qualcuno di tacere , o per calmare qualcuno che soffre o un bambino piccolo che piange, pronunciare a lungo il suono  sccc  come in sci, proprio per portare calma, pace. Questo è un esempio conosciuto e sperimentato da tutti di come l’effetto vibratorio di una  ripetizione per diversi minuti, con o senza accompagnamento musicale, del suono Scc (shanti)  produca un effetto rilassante sui sensi e il sistema nervoso di chiunque anche di chi non conosce il significato della parola.

Anche in natura l’onda emette lo stesso suono e questa ha la capacità di mettere pace  all’interno di noi stessi, perché  questo suono vibra come il pensiero di pace.

In ebraico antico pace si dice Shalom, in sanscrito Shanti, in aramaico Heshusha, e hanno la stessa radice di: Yeshua, Shiva, Krishna, Krishtos, Sciamano, tutto ciò che porta quiete nella mente ha questo suono.

Il Mantra Om Shanti significa pace nella mente, nella parola e nel corpo; credo che se tutti potessimo essere davvero in pace e portare la pace nelle nostra vite, la nostra energia potrebbe viaggiare così anche verso gli altri , senza parole, diventando  contagiosa . Non abbiamo dunque timore ad usare questo suono, a  mettere in questo suono tutto il nostro Amore, la nostra Compassione, il nostro desiderio di provare o di sollecitare quiete, il nostro potere di volontà di comunicare Pace.

 

 

 

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